Sugli impatti che il diabete ha sulla salute di denti e bocca c’è ancora poca consapevolezza tanto che solo il 42% dei pazienti affetti dalla patologia è al corrente di questa connessione e il 49% non ha mai ricevuto informazioni in proposito. Eppure il 76% ha perso uno o più denti naturali (2-3 nel 32,4% di questi e 4-6 nel 33%) e sono molti a dichiarare di convivere con sanguinamenti (43%), retrazioni gengivali (27,4%), secchezza (35,6%), alitosi (25,6%), ulcere della mucosa (20,4%). E se l’82% dei pazienti diabetici dichiara di avere da tempo un dentista di fiducia, il 36% vi si reca con una frequenza uguale o addirittura superiore ai 2 anni, mentre solo un 24,5% si sottopone a un controllo ogni 6 mesi.
Il quadro emerge dalla survey condotta dall’Associazione Italiana Diabetici (FAND) in collaborazione con l’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica (AIOP) per scattare una panoramica del rapporto con dentista e salute orale dei pazienti con diabete. Il questionario, somministrato tra ottobre e gennaio agli sportelli Fand a pazienti con diabete di tipo 1 e 2 di età superiore ai 30 anni, con 270 rispondenti, è stato presentato oggi a Milano, nel corso di un evento che ha visto anche l’avvio di una collaborazione tra FAND e AIOP, che culminerà nella campagna informativo-educativa “Il diabete e i miei denti” e la diffusione di un decalogo su prevenzione e cura delle patologie orali stilato dagli specialisti dell’Accademia e rivolto alle persone diabetiche.
Interessanti i risultati della indagine e, secondo quanto emerge, “il 30% degli over 80 non va dal dentista da oltre 5 anni. Più attenti i 50-59enni, che nel 37,5% dei casi si sottopongono a un controllo ogni 6 mesi, mentre la metà dei 30-39enni e dei 40-49enni si fa visitare 1 volta all’anno”. In generale, parlando dell’ultima volta che l’intervistato è andato dal dentista, nel 54,1% dei casi lo ha fatto per una visita di controllo o una seduta di pulizia, mentre nel 38,2% per uno specifico problema da curare. E se “a definire problematica la situazione del proprio cavo orale è il 28,5% del campione, solo il 52% di questi si recano dal dentista con una frequenza superiore ai 2 anni: il 20%, addirittura, non si sottopone a una visita da oltre 5 anni”. Inoltre, del 76% che ha perso uno o più denti, “solo il 50% dei rispondenti ha sostituito tutti i denti persi”. Quanto alla conoscenza della relazione tra diabete e salute orale, questa risulta ancora poco diffusa: “nel percepito degli intervistati, le complicanze più frequenti del diabete sono a carico di occhi (76%), piedi (65,6%) e cuore (63,7%); quelle che interessano denti e gengive risultano essere le meno citate (42,2%). In generale, quasi 1 paziente su 4 pensa che le persone con diabete non necessitino di controlli più frequenti dal dentista, ma a ritenere che il diabete possa peggiorare la salute del cavo orale è il 53,7%. Per il 43,4% del campione, la sua condizione richiede al dentista modalità di intervento differenti da quelle normalmente adottate e il 50% non sa se l’inserimento di un impianto dentale sia controindicato in caso di diabete non compensato”.
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